mercoledì 28 agosto 2013

Reggia del Carditello


ECCO COME RINASCE IL SITO BORBONICO

La piccola perla vanvitelliana riapre i cancelli alla sua naturale vocazione di azienda zootecnica...sogno o realtà?




San Tammaro - '‘Il Real Sito di Carditello torna al suo antico e nobile splendore. A distanza di 152 anni dall’inizio del suo lento, inesorabile e dannato declino, oggi, la piccola perla d’ispirazione vanvitelliana, voluta da Carlo III di Borbone, immersa nelle più verdi campagne di San Tammaro, in Terra di Lavoro, riapre i cancelli alla sua naturale vocazione di azienda zootecnica all’avanguardia con coltivazioni sostenibili, piantagioni d’eccellenza e allevamenti di razze equine di pregio, di ovini e bovini per la produzione di formaggi selezionati, tra cui la famigerata ‘mozzarella’. La fattoria borbonica ha così dato avvio ad una rigenerata forma di economia agricola attingendo a piene mani dalla sua antica, ma sempre viva, tradizione, portando finanze e occupazione, sviluppando un vigoroso indotto che sembrava oramai scomparso. Ma la piccola reggia di campagna offre ampi spazi anche alla cultura e all’alta formazione in materia di energie rinnovabili. Un’area dell’immensa struttura restaurata infatti, è riservata ai corsi di formazione post-universitari e allo studentato residente. Sono accolte anche le iniziative culturali che, gestite dalle associazioni del territorio, vanno dalla musica, al teatro, con particolare riguardo ai giovani talenti del Sud, alla presentazione di libri, ai convegni, ai seminari e ai dibattiti. Per volere della proprietà, è stato ripristinato anche il ‘Palio dell’Assunta’, voluto dai Borbone, nella giornata di Ferragosto. La chiesa annessa alla Real Tenuta inoltre, è aperta a tutti i fedeli in occasione delle funzioni domenicali e delle ricorrenze sacre. Nei periodi scolastici infine, è prevista l’attivazione di una fattoria didattica dedicata agli scolari della scuola primaria, secondaria e degli istituti superiori, con lo scopo di divulgare la conoscenza sulle attività agricole e di sensibilizzare le nuove generazioni circa la necessità della tutela ambientale del territorio. Il compito di vigilare le pertinenze interne ed esterne della struttura è stato attribuito a Tommaso Cestrone, il volontario che a lungo si è battuto per la salvaguardia del Sito Reale di Carditello.’ Bello vero? A chi non piacerebbe sfogliare le pagine di un giornale e leggere una simile notizia? Purtroppo per noi, è solo il frutto di una visione prospettica di difficile realizzazione visto che, allo stato attuale, la Real Tenuta di Carditello, è ancora alla deriva nelle torbide acque in cui è stata ricacciata da un secolo e mezzo di stupidità umana e da cui nessuno, nonostante il grande agitarsi di folle, sembra veramente intenzionato a condurre a sicuro riparo.

FONTE: Interno18.it