domenica 24 luglio 2011

Ministeri delle Due Sicilie già a Napoli

Mentre la Lega Nord festeggia i ministeri istituiti in “Padania”, mentre i politici di maggioranza come di opposizione, del Sud come del Nord, continuano a dimenticare le vere, drammatiche e tuttora irrisolte questioni meridionali, è già attivo a Napoli il “Parlamento delle Due Sicilie” con i suoi “deputati”, i suoi “ministeri” e i suoi atti regolarmente depositati in una sede nel centro storico dell’ex capitale del Regno delle Due Sicilie (http://www.parlamentoduesicilie.it/).
Il Sud è sempre meno rappresentato e difeso a livello politico come a livello economico e culturale. In 150 anni di Italia unita, tra la retorica di una storiografia ufficiale sempre meno credibile e la totale incapacità di classi dirigenti meridionali sistematicamente subalterne ad un sistema nord-centrico, i meridionali sono costretti a sopportare le umiliazioni e i danni di un Paese sempre più diviso, come dimostrano tutti gli studi relativi a PIL, occupazione, emigrazione soprattutto giovanile o servizi pubblici.
E’ urgente e necessario, allora, al di là di veri o falsi “partiti del Sud”, formare classi dirigenti finalmente fiere, radicate e adeguate per il futuro delle prossime generazioni ed è questo l’obiettivo principale della provocazione legata alla costituzione del “Parlamento neoborbonico”, sull’esempio del passato, dell’autonomia, della dignità e dei primati che potevamo vantare fino al 1860...
Il “Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud”, è un gruppo di azione civico-culturale nato con la sua prima seduta nel gennaio 2010 presso il Maschio Angioino di Napoli: nel rispetto delle leggi nazionali ed europee, è composto da 150 meridionali (professionisti, docenti, artigiani, artisti, imprenditori, giovani) provenienti da tutte le antiche province del Regno (da Gaeta a Palermo), riuniti in Commissioni di Lavoro (“Ministeri”) per competenze e con tre obiettivi importanti nel rispetto delle leggi nazionali e locali: controllare la comunicazione e la politica sul Sud, proporre progetti e iniziative per la difesa e la valorizzazione del Sud, formare classi dirigenti finalmente adeguate.
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